Stamattina su Facebook, sono incappata nel post di Rinaldo Sidoli (Responsabile nazionale Verdi del settore Tutela e salute degli animali), lo riporto:

Gli animali vivono al freddo o sotto i tetti crollati. Dove sono i capannoni o le tensostrutture promesse? Gli animali stanno morendo, molti sono quelli feriti. Sono circa 6.500 gli animali da allevamento sepolti dalla neve. Ora chi ha sbagliato deve pagare. Basta ritardi. L’esercito costruisca delle stalle, anche loro soffrono.

Tralascio di riportarvi l’inutile scia di commenti a seguire, in cui non si parlava né di animali, né di umanità.

Je so’ pazzo ed oggi voglio parlare… cantava Pino Daniele.

Sì! Voglio parlare… e so già che mi inimicherò parecchia gente, animalisti soprattutto… ma proprio non ce la faccio a star zitta.

Pensare agli animali, rispettarli, salvaguardarli è cosa sacrosanta… io non farei male ad una mosca (…forse a qualche zanzara, sì!), c’è un però…però. Di fronte alla situazione assurda di emergenza in cui si sta trovando l’Italia centrale (la scia interminabile di scosse, neve come ne cadeva da settant’anni e conseguenze), gente che non si trova, gente intrappolata, morti… mi chiedo è il momento di pensare agli animali?

Ora, c’è gente in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo, in Emilia Romagna, nel Lazio che vive ancora nei container o nelle tende dai rispettivi terremoti sparsi nell’arco cronologico degli ultimi venti anni… e vengono a parlarmi, in merito alle ultime scosse, di ritardi nel costruire capannoni per gli animali? Con tutto il rispetto per quelle povere creature, ragioniamo un attimino… ci sono persone che da vent’anni aspettano di ritrovare la dignità di una casa, la polemica (se proprio c’è da farne) andrebbe fatta per questo più che per altro… almeno, secondo me.

Un amico a cui ho esternato questa riflessione, mi ha detto che sono una inutile nazista. Gli ho risposto che sono inutili pure i suoi anacronistici e surreali idealismi.

Credo che talvolta si perda di vista la realtà, spesso cruda da accettare. Altre volte, semplicemente seguiamo la scia di qualcuno che sembra volersi distinguere dalla massa con una frase ad effetto, trovandola convincente. A volte… non so… ci dimentichiamo il valore dell’essere umano. E non si tratta che chi è crudele con gli animali lo è anche con i suoi simili… qui la crudeltà non c’entra, qui si tratta di ripensare a noi stessi e guardare senza veli sugli occhi quel che accade, restituendo anche – se possibile – marginali priorità.