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Ebbene sì!

Oggi va così… proprio… ma PROPRIO così.

ISTERICA in ogni singolo senso totale e lato del termine… vorrei farvi sentire con il mio utero, per comprendere… tale pensiero è l’unico capace di farmi sogghignare – e per di più in guisa malevola e infida – soprattutto se immagino un uomo con un utero da gestire…o meglio con un utero che lo gestisce (così come avviene – in verità – nella femminea realtà).

Mi avvalgo del diritto al flusso di coscienza… stream of consciousness… fa così figo dirlo in inglese… provate a pronunciarlo ad alta voce, avanti… fatelo… non ha un non so che di erotico???

Non cercate logica o senso compiuto nelle mie parole, oggi non ne troverete… mi capita di rado di perdere il consueto aplomb… mentre oggi vorrei che di piombo fossero le mie parole – proiettili  – e vorrei ferire come vengo ferita.

Isterica. Un essere sbiellato, un cane randagio, un errore del sistema.

Isterica. Parlo sola, piango futili motivi, in me dilagano gli avvenimenti privi di qualsivoglia retrogradazione… sono l’epifania di un desiderio e il freno della temperanza, sono le parole bloccate.

Brucia il caos senza appello, brucia secche e morte stoppie ma il fuoco non è morte, il fuoco è vita… la Fenice me lo insegna e come lei rinascerò, tornerò alla vita, tornerò Euridice e senza l’ausilio di nessun Orfeo…

E ora vorrei avere la voce di Matthew Bellamy e cantare

“It’s holding me, morphing me               “Mi trattiene, mi trasforma
And forcing me to strive                            mi obbliga a sforzarmi
To be endlessly cold within                       di essere costantemente freddo
And dreaming I’m alive”                           pur sognando di esser vivo”

AHAHAHAHAH…